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Camere bianche, di cosa si tratta e a cosa servono

Da redazione

Dicembre 01, 2022

Camere bianche, di cosa si tratta e a cosa servono

Si parla di camere bianche per fare riferimento a degli ambienti con una caratteristica ben nota, ovvero un’elevata concentrazione dell’aria. Questi ambienti devono rispettare delle linee guida particolarmente stringenti, soprattutto in merito al controllo della presenza di particelle nell’aria.

Di conseguenza, è facile intuire come, già nel corso della fase di progettazione, questi ambienti devono essere creati in maniera tale da provare ad azzerare non solo l’introduzione, ma anche la produzione e la diffusione all’interno di tali strutture le particelle aerotrasportate. Al fianco di tale peculiarità, è bene sottolineare come la gestione di tutti quei valori che vanno a dare una definizione al microclima, ovvero temperatura, umidità e pressione, deve essere fatta con grande attenzione, sempre considerando le varie necessità e i diversi settori di applicazione.

La definizione di camere bianche

In alcuni casi si sente parlare di vere e proprie camere sterili, in cui l’aria è pura. Altrimenti, si può trattare anche di ambienti microbiologicamente controllati. Al contrario le camere bianche, che vengono chiamate nel gergo tecnico clean room, si caratterizzano per essere delle camere che presentano un’atmosfera controllata.

Tra i principali requisiti che devono essere soddisfatti per poter definire una camera ad atmosfera controllata, troviamo senz’altro un alto livello di filtrazione dell’aria, ma anche la concentrazione di aria pura, oltre ad una ridotta presenza di microparticelle di polvere. Non solo, dal momento che tra i vari aspetti peculiari troviamo pure la necessità di svolgere una verifica adeguata e costante in merito ai parametri a cui facevamo riferimento in precedenza, ovvero temperatura, pressione, umidità e inquinamento a livello particellare.

Bisogna certamente sottolineare come la purezza dell’aria e la sterilizzazione a livello ambientale di tali luoghi superi anche quella delle sale chirurgiche, in cui si svolgono degli interventi da parte di equipe mediche. Infatti, secondo le stime, in queste camere bianche, l’aria deve essere tra 10 e 50 mila volte più pura rispetto a una camera operatoria.

Interessante anche rimarcare come il funzionamento di una camera bianca è legato in modo specifico al ricircolo forzato di aria filtrata all’interno di un ambiente in tutto e per tutto sigillato, tramite l’uso di appositi, innovativi e all’avanguardia sistemi e apparecchi di ventilazione controllata. I ventilatori, infatti, vengono collocati e installati di solito sul soffitto e permettono di diffondere, sempre a velocità controllata, il flusso di aria che è stata purificata in precedenza da appositi filtri. L’aria, a questo punto, finisce all’esterno tramite le apposite griglie che si trovano sul pavimento.

Quali sono i settori dove le camere bianche sono più diffuse

Dando uno sguardo a questo particolare ambiente è facile evidenziare come siano numerose le applicazioni in ogni ambito, non solo industriale. È chiaro che la realizzazione di una camera bianca torna utile in tutti quei casi in cui si va alla ricerca di ambienti che hanno bisogno di un altissimo livello di sterilità.

L’utilizzo, quindi, di queste clean room è molto frequente all’interno di specifici ambiti, come nel campo dell’industria alimentare, in quello automotive, in quello aerospaziale, ma anche nel settore chimico, in quello farmaceutico, in quello biotecnologico, elettronico, di ricerca, medicale e così via.

Tutte queste camere bianche presentano un’apposita classificazione ISO, che le differenzia in relazione a quelle che sono le concentrazioni di particelle aerotrasportate permesse per metro cubo. Ci sono delle tabelle che prendono in considerazione vari fattori, ovvero la dimensione micrometrica, ma anche i ricambi d’aria all’ora che servono all’interno di ciascuna classe ISO. Le linee guida per la realizzazione e la gestione delle camere bianche è la Norma Tecnica ISO 14644, che ha subito uno specifico aggiornamento nel corso del 2015.

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