Uno dei tanti miti che riguardano le zanzare, che più di una volta ha assunto i contorni di una vera e propria fake news è quello concernente il sangue dolce. Tante persone sono convinte che le zanzare vanno a pungere spesso e volentieri chi ha il sangue dolce. In realtà, non è proprio così.
Anche la tecnologia può tornare utile per combattere le zanzare, dal momento che sono state sviluppate numerose app che si propongono come sistemi hi-tech per scacciare le zanzare. La rivoluzione delle app e dei device mobili ha coinvolti anche tanti altri settori, come quello del gioco d’azzardo. Qui da noi puoi giocare gratis al blackjack, così come si possono provare tantissimi altri giochi divertenti. Non bisogna dimenticare come l’offerta da mobile, ormai, è praticamente giunta allo stesso livello di quella accessibile da desktop.
Zanzare, sfatiamo alcuni falsi miti
Ebbene, cerchiamo di sfatare il mito, considerando come “pungere chi ha il sangue dolce” sia una di quelle frasi nata in modo sconosciuto. La verità dietro tale affermazione è solamente una: le femmine di zanzara vanno alla ricerca, all’interno del sangue umano, di alcune proteine che servono proprio produrre le uova. In realtà, altrimenti, la loro alimentazione prevede di consumare nettare e altre sostanze di carattere zuccherino, esattamente come fanno i maschi.
Quindi, tanti si chiedono cosa sia effettivamente ad attirare le zanzare. Ebbene, a fare da calamita negli esseri umani c’è l’acido lattico, ma spesso e volentieri la differenza la può fare anche il gruppo sanguigno di appartenenza.
Ad esempio, uno studio che è stato svelato nel 2004 ha messo in evidenza come determinate tipologie di zanzara, come ad esempio quella chiamata Anopheles gambiae, detta anche vettore della malaria, così come l’Aedes albopictus, ovvero la zanzara tigre, in condizioni paritarie, vanno a pungere tutte quelle persone che hanno un gruppo sanguigno 0.
O, perlomeno, hanno una tendenza di circa il 50% superiore a farlo rispetto invece a persone che hanno un il gruppo sanguigno A. In questa particolare graduatoria, chi fa parte del gruppo B deve inserito più o meno in mezzo tra le due percentuali.
No alla croce sulla puntura
Cerchiamo di sfatare, intanto, un altro mito: farsi la ben nota croce sulla puntura con le unghie che, secondo alcune persone, andrebbe a dare un po’ di sollievo, non serve assolutamente a niente. Infatti, è un sistema che non porta ad alcun risultato pratico, ma il rischio è quello di peggiorare le cose. Si potrebbe anche espandere la sostanza allergizzante e, di conseguenza, creare anche lesioni alla pelle tramite le unghie.
Ci sono tanti altri fattori che possono influenzare la scelta di quali persone colpire. Dal punto di vista della zanzara, spesso l’attrazione va verso le persone che emettono il maggior quantitativo di anidride carbonica nel corso dell’espirazione. Nella maggior parte dei casi si tratta delle persone di stazza maggiore.