Wibeee Energy Meter Wifi: cos’è e perché torna utile per misurare i consumi energetici
Da redazione
Novembre 14, 2021
Nel corso degli ultimi tempi si è sentito parlare piuttosto di frequente di Wibeee: ebbene, stiamo facendo riferimento a un particolare strumenti che viene sempre più impiegato per la misurazione dei consumi a livello energetico in relazione ai circuiti monofase e trifase.
Tra le principali caratteristiche di Wibeee troviamo sicuramente quella di essere decisamente semplice da installare, senza provocare alcun tipo di blocco del circuito. Proprio questa grande rapidità e facilità nella fase di montaggio, contestualmente alla possibilità di visualizzare i vari dati in presa diretta e poi scegliere di conservarli all’interno del cloud, sono due aspetti decisamente importanti, che consentono di svolgere un’analisi repentina e immediata, ma anche molto efficace, in riferimento ai consumi di una casa oppure di un ufficio, ma anche di aziende e negozi di ridotte dimensioni.
Come funziona
Ebbene, Wibeee va a collegarsi direttamente alla rete senza fili oppure si può anche scegliere di fare richiesta di comunicazione NB-IoT. In ogni caso, questo strumento si caratterizza per conservare fino a un mese di dati in memoria nel caso in cui dovesse mancare la connettività.
Wibeee va a sfruttare un’applicazione in relazione alla configurazione del modulo, così come alla visualizzazione dei dati. In tal senso, tornerà molto utile per via del fatto che permette di dare un’occhiata non solamente ai consumi in tempo reale, ma pure di capire quale sia la disaggregazione dei consumi in relazione ai vari elettrodomestici che sono presenti dentro le mura domestiche. Così facendo, si potrà comprendere una volta per tutte come vengono distribuiti i consumi, quali sono gli elettrodomestici che consumano di più e come ottimizzarne l’uso di conseguenza.
Tutte queste funzioni sono possibili usando un unico dispositivo, dal momento che Wibeee è in grado di garantire il riconoscimento dell’impronta energetico dei vari elettrodomestici e, dopo la raccolta di una mole adeguata di dati, potrà cominciare a dare i primi risultati in merito alla suddivisione dei vari consumi casalinghi. Per dare un’occhiata a quale modello acquistare, si consiglia di dare un’occhiata al portale trasformatoriamperometrici-pectech.com.
Wibeee one / Wibeee grip
Wibeee one si caratterizza per denotare un montaggio che avviene sul magnetotermico, quindi precisamente a scomparsa all’interno del Quadro elettrico. Da notare come sia la tensione che l’alimentazione del device si verificano mediante degli appositi terminali magnetici, mentre invece la misurazione della corrente tramite i sensori di Hall che vengono collocati all’interno dell’apposito spazio in cui finiranno per essere sistemati i cavi.
Dando uno sguardo alla variante GRIP, si può mettere in evidenza come la tecnologia attualmente più sfruttata è quella che si riferisce alle sonde di Rogowski, grazie alla presenza di un meccanismo che va a comprendere il cavo e permette di ottenere una misurazione ancora più dettagliata ed esauriente.
Sia One che GRIP vengono proposti sul mercato in una versione monofase, così come nella variante trifase, che può avere tre oppure quattro fili, con il neutro che viene collocato a destra oppure a sinistra. In entrambi i casi, la connettività di base è senza fili, ma si può anche optare per la prenotazione di una versione NB-IoT. La piattaforma tramite la quale si verifica la raccolta dei dati viene messa sempre a disposizione, senza tener conto dello strumento che è stato comprato.
Wibeee Box
Si tratta di una soluzione che fa della flessibilità il suo principale punto di forza, all’interno di tutta la famiglia Wibeee. Infatti, questo sistema prevede l’uso di trasformatori amperometrici che si possono aprire e che di solito sono già compresi all’interno della confezione, e che si caratterizzano per essere decisamente semplici da collegare ai box andando a sfruttare dei connettori a jack. La misurazione della tensione va a impiegare i connettori magnetici mediante i quali, oltre alla misurazione, si riesce a garantire pure l’alimentazione del device stesso.
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