Mal di testa e nausea, quando le cause partono dall’intestino
Da redazione
Ottobre 30, 2020
Mal di testa e nausea sono due sintomi strettamente legati tra loro. Il sito specializzato di Agolab Nutraceutica attraverso guida ci indica quali sono i collegamenti tra questi 2 sintomi molto fastidiosi.
Il legame potrebbe essere dato da diversi fattori, occasionali o patologici. Possono essere visti in una corrispondenza biunivoca, essendo, cioè, uno la causa scatenante dell’altro, o può accadere che siano sintomi di un disturbo localizzato altrove.
Sarà capitato a tutti di sentire un fastidio allo stomaco durante una forte emicrania, oppure di sentire il classico cerchio alla testa dopo che sia sopraggiunto un deciso mal di stomaco.
La nausea (talvolta seguita anche da vomito) è uno dei sintomi di contorno più classici dell’emicrania della cefalea a grappolo e della cefalea tensiva di intensità da moderata a severa ed è immancabile quando, invece di un vero e proprio mal di testa, compaiono vertigini non associate a dolore, ma considerate a tutti gli effetti un equivalente emicranico.
Il mal di testa può comparire anche in seguito ad una cattiva digestione o se si è praticata un’intensa attività fisica subito dopo aver mangiato. La casistica, come si vede, è varia, ma potrebbe essere figlia di un meccanismo comune.
Le cause di mal di testa e nausea
Il legame preciso che lega questi sintomi non è ancora ben definito; tuttavia negli ultimi anni diversi studi hanno iniziato ad affrontare il problema e sono venuti alla luce diversi risultati.
Una prima ipotesi riguarda la possibile sensibilizzazione del sistema nervoso centrale derivante da una sollecitazione anomala delle terminazioni nervose presenti nelle pareti di stomaco e intestino, che indurrebbe secondariamente il mal di testa.
Una seconda ipotesi per l’origine gastroenterica del mal di testa coinvolge la serotonina. Al di là del suo ruolo primario nella regolazione del tono dell’umore e nella modulazione della soglia del dolore a livello cerebrale, è stato dimostrato che questo neurotrasmettitore è presente anche nel tubo digerente dove contribuirebbe a regolare la motilità gastrointestinale.
Un’altra sostanza che ha molto a che fare con le terminazioni nervose e l’apparato digerente è il “peptide correlato al gene della calcitonina” (CRGP).
La sua principale funzione è quella di dilatare i vasi sanguigni, il che potrebbe spiegare la correlazione testa intestino: infatti, durante una digestione difficile esso interviene nell’apparato digerente per dilatare i vasi e fornire più sangue alle pareti di stomaco ed intestino. Si ipotizza che la sua presenza vada ad influenzare non solo i vasi presenti nell’apparato digerente ma anche quelli encefalici, facendo aumentare la pressione sanguigna al livello della testa e di conseguenza favorendo l’insorgenza di un mal di testa.
Infine non può essere trascurabile la causa psicologica. È noto da tempo che il meccanismo psicosomatico influenza l’insorgenza di sintomi di varia natura, tra cui quelli di cui ci occupiamo. Ansia e stress coinvolgono in maniera significativa sia l’apparato digerente che sfera mentale.
Non è raro riscontrare in soggetti fortemente stressati la coesistenza sia di nausea che di mal di testa, più o meno intensi a seconda del soggetto e della causa scatenante. Al netto di casi prettamente patologici, il venir meno di ansia e stress comporta la scomparsa sia di mal di testa che di nausea e mal di stomaco.
Rimedi di mal di testa e nausea
Nessuno oltre al medico curante può prescrivere farmaci o consigliare cure specifiche. Tuttavia possono essere utili dei validi consigli, che in ottemperanza dei quali possono dare sollievo e magari far scomparire il problema.
Per i problemi di digestione che in conseguenza portano anche mal di testa, il consiglio più banale è quello di seguire una dieta equilibrata, evitando grandi abbuffate, prima causa di indigestione. Evitare i pisolini subito dopo aver consumato il pasto ed evitare di fare un’intensa attività fisica con lo stomaco troppo pieno.
Per il mal di testa i rimedi possono essere i classici analgesici, di cui tuttavia non bisogna fare un uso prolungato. Se il fastidio persiste per diverso tempo è indispensabile contattare il medico per ottenere una diagnosi precisa. Altre volte il rimedio più utile è quello di concedersi del riposo ristoratore o semplicemente reidratarsi.
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