La distorsione alla caviglia
Da redazione
Luglio 08, 2019

Cosa è la distorsione
A chi non è capitato almeno una volta nella vita di prendere una cosiddetta “storta alla caviglia? Questa articolazione mette in relazione e movimento tra loro la Tibia, il perone e il piede. Come probabilmente già sai, i capi ossei sono rivestiti da un tessuto liscio e resistente, la cartilagine che ha il compito di ridurre l’attrito che sarebbe doloroso, in aggiunta apposite ghiandole producono un liquido all’interno dell’articolazione con la funzione di lubrificante.
Le ossa non potrebbero stare nella corretta posizione se non fossero mantenute in giusto rapporto attraverso tendini che connettono i muscoli che provvedono al movimento e soprattutto legamenti che tengono in connessione tra loro le ossa che si articolano. Tutto il peso del corpo grava sulle caviglie quindi questa articolazione ha una funzione importante che consente di camminare ma talvolta lo sforzo che si produce sulla caviglia si realizza in maniera anomala per diversi motivi e le linee di forza si scaricano sulla caviglia in misura tale da provocare un’alterazione delle strutture: questa è la “storta” o Distorsione della Caviglia.
La Distorsione, quindi, è un evento doloroso, spesso si verifica rapidamente un versamento di liquidi che si estende anche ai tessuti circostanti e in alcuni casi si nota anche un ematoma, un versamento di sangue a causa della rottura di un vaso sanguigno.
La Distorsione è spesso un evento che limita le attività quotidiane costituendo un ostacolo alla deambulazione. Buche sui marciapiedi, un appoggio sbagliato sotto sforzo del piede, scarpe con i tacchi che ti fanno perdere un po’ l’equilibrio e provocano una posizione sbagliata dell’articolazione, un’attività fisica che ti fa poggiare male il piede, sono le situazioni che più frequentemente sono alla base della distorsione alla caviglia.
La Dinamica della distorsione
Le strutture della caviglia sono “progettate” per resistere a certe forze applicate secondo precise linee di forza relative ella corretta posizione degli elementi dell’articolazione, con una certa tolleranza di resistenza anche in posizione anomala.
Quando, però, le forze applicate sono superiori a quelle di resistenza delle strutture, queste possono cedere. Il principale problema che si realizza è la rottura o lo stiramento dei legamenti; se il legamento non si rompe, il recupero sarà più rapido mentre nello stiramento occorre lasciare il tempo al legamento di recuperare la sua forma corretta. Lo stiramento provoca l’infiammazione del legamento stesso che può diffondersi anche alle altre strutture circostanti. Per questo motivo pomate e farmaci antinfiammatori possono essere utili a risolvere in tempi più brevi la distorsione.
Spesso le persone soffrono di distorsioni ricorrenti, sempre alla stessa caviglia; il motivo di questo può essere ricercato nella postura: in diversi casi una posizione anomala della colonna vertebrale comporta un appoggio anomalo del piede per cui le linee di forza che si applicano alla caviglia sono a loro volta anomale, quindi l’articolazione è sottoposta a sforzi diretti in maniera da essere sul limite del sopportabile; basta una piccola sollecitazione in più per superare il limite e provocale lesioni alle strutture della caviglia. Ugualmente anche calzature inadeguate possono provocare una posizione viziata del piede che sottopone la caviglia a sforzi errati.
In tutti i casi la storta alla caviglia necessita di tenere a riposo l’articolazione, possibilmente anche con una fasciatura che la mantenga maggiormente ferma. Il ghiaccio è l’elemento risolutivo in molte distorsioni di lieve entità: il ghiaccio è un potente antinfiammatoria e antidolorifico. Anche l’applicazione di pomate specifiche possono essere d’aiuto ma nei casi più gravi occorre recarsi al pronto soccorso affinché venga determinata l’entità e la struttura interessata e vengano messe in atto le cure per la risoluzione del problema, spesso anche con un’ingessatura che mantenga a riposo assoluto, totalmente immobile l’articolazione che nel giro di 20/40 giorni riparerà le sue strutture da sola restituendo la piena funzionalità.
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