I corsi universitari con principali sbocchi lavorativi

La scelta di un corso universitario è molto complessa per tantissime persone, soprattutto quando si termina un percorso al liceo o in un altro tipo di istituto, dove la tipologia di studio seguita è piuttosto guidata in molte delle sue funzioni. Il passaggio verso l’università è particolarmente sofferto per tantissime persone, che non sanno quale elemento prendere in considerazione per orientare la propria scelta: da un lato, si pensa alle proprie passioni, dall’altro ai principali sbocchi lavorativi che possono essere offerti dalla scelta di un corso universitario. Di seguito, si considera la seconda casistica: verranno indicate, infatti, le università che presentano le percentuali più elevate. 

Informatica

Il primo tra i principali corsi universitari per quanto riguarda l’offerta nel mercato del lavoro è quello di informatica e tecnologie della comunicazione, che offre un accesso al mondo del lavoro pari al 95,6% dei casi. Si tratta di una percentuale elevatissima, che corrisponde al grande fabbisogno che si riscontra, al giorno d’oggi, nel mercato aziendale e non solo: alcune professioni, appartenenti alle nuove tecnologie informatiche, nell’ambito della programmazione o della comunicazione aziendale, richiedono giovani laureati che si siano formati in nuovi corsi di studio che presentano una predisposizione più specifica verso determinate materie. A differenza del passato, le tecnologie della comunicazione si concentrano molto più specificamente su alcuni aspetti tecnici e comunicativi, relativi soprattutto all’utilizzo delle nuove tecnologie e allo sfruttamento del web collaborativo.

Ingegneria industriale e dell’informazione

Legato al precedente presupposto, anche il corso di studi in ingegneria industriale e dell’informazione presenta una percentuale particolarmente elevata di sbocchi lavorativi, pari al 94,8% dei casi, secondo i dati che sono stati raccolti nel 2022. Quando si parla di ingegneria, si indica, nella maggior parte dei casi, una tipologia di studio che offre numerosi contatti con il mondo del lavoro e che, nel caso specifico dell’ingegneria industriale, permette di offrire un costante ricambio generazionale per la progettazione e la realizzazione di macchinari e strumenti utili in ambito lavorativo. L’ingegneria dell’informazione è quella che si trova alla base dei moderni sistemi di comunicazione digitale, per cui l’importanza è certamente sotto gli occhi di tutti.

Architettura e ingegneria civile

Ancora una volta l’ingegneria è protagonista di un nuovo corso di studi che, ormai da anni, è protagonista di numerosi sbocchi lavorativi in termini di percentuale: il 93,6% dei laureati riesce a trovare quasi immediatamente lavoro se opera nel campo dell’architettura o dell’ingegneria civile, soprattutto per quanto riguarda progettazioni e disegni urbanistici e che risultano essere fondamentali sia nell’ambito del mercato immobiliare che dei beni pubblici. Ovviamente, trattandosi di una tipologia di studio che, a differenza delle precedenti, è molto più radicata nella cultura degli studi italiana, non c’è bisogno di specificare numerose componenti che si trovano alla base degli studi e della laurea che si ottiene.

Economia

Si prosegue con il penultimo tra i corsi di studio che vengono considerati per quanto riguarda l’offerta lavorativa: la facoltà di economia offre un 91,6% sbocchi lavorativi, considerando soprattutto la grande varietà di corsi e di facoltà che possono essere scelte. L’offerta formativa all’interno delle diverse università è elevata: basti pensare ad alcuni atenei e ad alcuni corsi di studi specifici, come quello di economia bari, che permette di ottenere una formazione in campo aziendale, tecnologico, informatico, finanziario e tanto altro ancora. Insomma, le opportunità lavorative sono sicuramente elevate.

Area medico sanitaria

L’ultima tra le università che vengono considerate per la percentuale di sbocchi lavorativi è quella che agisce nell’ambito dell’area medico sanitaria, con l’87,7% di garanzia di lavoro che deriva soprattutto dalla richiesta da parte di strutture pubbliche e private, che viene indirizzata verso addetti ai lavori che agiscono non soltanto nell’ambito medico, ma anche in quello infermieristico e sanitario, oltre che di pronto soccorso.